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Gragnano: visura camerale crea problemi al candidato sindaco

Il candidato sindaco di Gragnano Paolo Cimmino risponde con forza alle accuse degli avversari politici. Il candidato era stato fino ad Aprile 2014 amministratore del Centro cardiologico di Gragnano.

Prima delle elezioni, il candidato si era poi licenziato, perché il ruolo era in conflitto di interessi con quello politico. Le dimissioni risultano anche dalla visura camerale secondo Cimmino, ma la società non ha potuto completare le procedure.

Infatti, affinché si concluda la pratica, la società dovrebbe indicare nella visura camerale un nuovo amministratore entro sei mesi dalla dimissione del precedente. Ciò che scatena le polemiche è il fatto che, fino a quel momento, il candidato è ancora in carica e in pieno conflitto di interessi secondo i detrattori.

A peggiorare la situazione della società: infatti, se le procedure non si applicano in tempo, questa rischia di essere sciolta. Consultando la visura camerale online, la pendenza in corso è evidente: in più, la visura camerale è diventata il pomo della discordia tra i vari esponenti politici.

Secondo Cimmino, infatti, non soltanto le dichiarazioni dei detrattori sono prive di fondamento, ma sono sintomo di mancanza di idee politiche: visto che le sue dimissioni sono attestate in visura camerale, l'unico modo per toglierlo di mezzo sarebbe rivalersi sul suo precedente incarico.

Manca quindi una progettualità, un'idea per risolvere i problemi di Gragnano: per questo, la visura camerale aggiornata e registrata alla camera di commercio di Napoli non “rincuora” gli oppositori politici di Cimmino.

Ovviamente, questa è solo la posizione del candidato sindaco: sicuramente aggiornare la visura camerale per evitare discussioni è un'ottima scelta. Probabilmente, per evitare ulteriori disagi durante la campagna elettorale, sarebbe bastato dimettersi qualche mese prima, ma non è dato sapere se gli oppositori non avessero poi trovato altro motivo del contendere durante la campagna elettorale.

La posizione di Cimmino è chiara: la visura camerale attesta che lui non è più amministratore, quindi inutile accanirsi sulla sua candidatura a sindaco di Gragnano. La società ha ancora cinque mesi di tempo per completare la procedura nei termini stabiliti dalla legge e le carte sono in regola. Ora sarà necessario vedere in quanto tempo svanirà il polverone.