La tecnologia R.F.Id. permette alle aziende di individuare e compensare le carenze di performance interne, potendo attivare un cruscotto aziendale per il controllo dell’intero processo di produzione e distribuzione, analizzando tempi e addebito di costi ripartiti nelle diverse fasi. Tra i casi di successo realizzati, a titolo meramente esemplificativo, vale la pena citare la tracciabilità della filiera per l’azienda Zuccherificio del Molise, la gestione della logistica con carico/scarico delle merci per il Pastificio De Martino, la gestione parcheggi del Mercato Ortofrutticolo di Giugliano, la tracciabilità della filiera vitivinicola della cantina sociale campana che produce il raffinato vino “BUE APIS”, la tracciabilità dei capi nel settore lavanderie industriali, l'identificazione animale ed i sistemi di identificazione nelle biblioteche. Nel settore sanitario merita particolare attenzione la protesi dentaria con chip R.F.Id. per identificazione paziente e relativa cartella clinica che consente di individuare univocamente un manufatto protesico integrando al suo interno un chip a radiofrequenza. Il sistema identifica “paziente-protesi-cartella clinica” con vantaggi evidenti: riduzione dei tempi tecnici legati all’identificazione, eliminazione dell’errore.
In campo portuale, la recente soluzione presentata da Msquare prevede l’inserimento di un chip R.F.Id. e di un Reader all’interno delle bitte impiegate in fase di ormeggio. La Bitta Rfid permette di identificare l’imbarcazione, conoscere il suo posizionamento, dettagliarne i consumi; simultaneamente consente alla capitaneria di conoscere in tempo reale quante e quali imbarcazioni sono ormeggiate in uno specifico scalo, aumentando in misura esponenziale il controllo e di conseguenza la sicurezza nei porti. L’ormeggio è semplificato ed automatizzato, tanto da non richiedere la supervisione di un addetto al controllo, con riduzione dei costi legati all’impiego di risorse umane.
Il controllo territoriale e della tempistica permette all’ azienda di individuare ambienti, percorsi e carrier più idonei per ottimizzare l’intero processo. In particolare la tecnologia Rfid applicata al controllo di filiera, come nel settore tessile-abbigliamento, consente alle aziende, attraverso un tag inserito nel prodotto, di seguire tutte le fasi di lavorazione. Il prodotto si correda, in tal modo, di una specifica memoria, una sorta di “carta d’identità”, che racchiude i dati sensibili, certificandone il marchio, la provenienza e la qualità, impedendone di fatto la contraffazione.